La domenica vivo sempre avvolta da un atmosfera ovattata. Mi sveglio tardi ed il picci' non lo accendo fino all' ora di pranzo. E' il tipo di giornata in cui il mondo esterno non esiste. Non esistono giornali, non esiste televisione, non esistono problemi e discussioni. Tutto e' rimandato al giorno dopo. Persino lo studio, in periodo esami, (se) viene affrontato con velocita' bradipica. La domenica non e' giorntata di incontri. Me ne sto a casa a leggere e ascoltare musica. Se devo vedere qualcuno o parlarci al telefono sara' senz altro una persona che conosco da molto tempo cosicche' il mio interno equilibrio non sia infranto. Ci sono musicisti che si addicono particolarmente all' ascolto domenicale. Questi sono le voci della rivoluzione musicale degli anni '50 e '60. Non direi nulla di nuovo affermando che senza di loro la musica contemporanea non avrebbe alcun senso. L' altro giorno ho provato sincera gratitudine nei confronti di Jimi Hendrix perche' stavo ascoltando The ghost of Tom Joad eseguito dal vivo da Springsteen e Morello, e so che senza di lui Morello non avrebbe potuto suonare in quella maniera questo pezzo meraviglioso. Oggi in particolare ho deciso di ascoltarmi la serie completa di Bootleg Dylaniani.
Ora andro' ad acciambellarmi come una gatta assonnata sul mio pouf rosso. E spero proprio che riusciate a procurarvi i Dylan. Non dico altro perche' quando si parla di Lui le parole assumono valore insignificante. Provate a smentirmi!
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