giovedì 30 luglio 2009

Dieci (buoni) motivi per frequentare un uomo che possiede un cane.

1) Il cane vi tiene compagnia. Sempre. In ogni istante.
2) Se il cane sopravvive significa che il vostro uomo è in grado di prendersi cura di qualcosa. Non e' detto che lo faccia da solo.
3) Il cane non beve birra. Ma potrebbe fare pipì sulla moquette.
4) La sera ne approfitterete per fare una passeggiata romantica. Potrebbe esserci un tornado, ma lui deve comunque uscire.
5) Il vostro uomo non tornerà tardi dal lavoro perche' deve portarlo fuori. Potrebbe chiedere a voi di farlo.
6) Il cane è come un amico per lui. Percio' voi contate anche meno del cane.
7) Il vostro uomo la mattina presto deve uscire con lui e tornando vi comprerà i cornetti caldi. Il cane vi svegliera' all' alba mugulando ai piedi del letto. Ogni giorno.
8) Il cane non guarda le partite in televisione. E per passare il tempo potrebbe mangiarsi le vostre scarpe.
9) Un bel giorno il vostro uomo vorrà un bambino credendo che sia come occuparsi di un cane (bambino = gioco. Secondo il ragionamento binario maschile). Potreste passare per isterico-paranoiche se gli spiegate che la sua visione dista leggermente dalla realtà.
10) Il cane mangia gli avanzi. E non solo quelli.



Frozen River



Probabilmente non ne avete mai sentito parlare. Ma e' giunta l' ora anche per voi. Frozen River. In tre aggettivi umano gelido illegale. E visto che la migliore pubblicita' e' fatta dai clienti soddisfatti vi dico che sono soddisfatta. Percio' procuratevelo e guardatelo.




mercoledì 29 luglio 2009

Ieri ho visto un imbecille


che litigava con la cassiera Ikea sostenendo che un tesserino universitario scaduto fosse valido come documento di identita' per pagare con la carta di credito.

lunedì 27 luglio 2009

Una cagata pazzesca

Le discriminazioni sono tutte frutto dell' invenzione del sesso maschile. Vi e' un motivo scientifico: le donne sono piu' sensibili e maggiormente portate all' empatia.
Mi stavo dunque domandando cosa direbbero (o cosa farebbero) gli uomini se noi donne iniziassimo a desiderare sotto i pantaloni, o meglio ancora la gonna, un bel reggi-pacco o una conchiglia protettiva. Tale domanda non nasce da un colpo di caldo o da una botta in testa bensi' dalla notizia dell' invenzione del reggiseno da uomo. Ebbene si, in Giappone (e dove altrimenti?) lo hanno inventato, messo in commercio, e stravenduto! Questo e' il negozio del misfatto.



domenica 19 luglio 2009

Un post dai contenuti banali

Non voglio essere una di quelle persone che si rendono conto di quello che hanno avuto dalla vita solo nel momento in cui lo perdono. Perciò ora voglio scrivere questa nota come monito a me stessa e quando mi sentirò triste (maledetti ormoni!) o persa la rileggerò.
Nella vita ritengo ci siano poche cose importanti: prima di tutto la salute e il sentirsi amati.
Corna facendo credo fino ad oggi di avere avuto entrambi. E se penso a tutte le cose brutte che mi sono successe non è vero che non contano, ma in fondo mi sono servite anche a essere più forte. Anche se non ho una famiglia perfetta so di avere dei genitori che mi amano. E spero inoltre qualche altro membro della famiglia e non! Quando poi mi lamento della ciccia, degli scomodi occhiali o di altro lo faccio essendo consapevole di essere fortunata: non ho nulla che mi impedisca di poter aiutare fisicamente gli altri (cosa che spesso tutti noi ci dimentichiamo di fare, io per prima). Questa riflessione da finale Disney nasce da una conversazione avuta con una mia amica, che è da me ritenuta la più sana. Non ho altre definizioni per il bellissimo carattere, la sensibilità e l' intelligenza che possiede. Purtroppo ho anche qualche amica e conoscenti che non riescono a vedere tutto quello che hanno. E io vorrei dire ad essi di guardare più il al del loro naso ogni tanto. Perchè potrebbero rendersi conto di avere la possibilità di essere davvero felici. Ho preso l' abitudine da anni di farmi l' esame di coscienza qualche volta. E di conseguenza di impegnarmi a mettermi in discussione. Ho un carattere difficile, sono testarda e permalosa, egocentrica, e tanto altro. (Per Paolo: sono sagggitario!!) Però ci provo a fare qualcosa me stessa e per gli altri. Se tutti si facessero un esamino di coscienza ogni tanto forse il mondo sarebbe un 1% migliore. Ma è già qualcosa.




La verità in pillole

'a volte una donna desidera solo che lui si muova. per sentirsi bella.' (cit.)

sabato 18 luglio 2009

Sorprese - Assioma


Se te ne aspetti una e non arriva è davvero brutto.

Se arriva quando non te lo immagini potrebbe essere decisamente meravigliosa.
Ma il bello dell' oggetto (o del fatto) dev essere direttamente proporzionale all' imprevedibilità del tutto.




Ps. Oggi voglio ringraziare Gulli, che mi ha fatto sentire speciale.


mercoledì 15 luglio 2009

Boeing e dintorni


"Hola! Buoeno giorno!". No, non siamo in Spagna e nemmeno in Messico. Siamo su un volo Ryanair.
"Tra pue(r)co si decolla, ora ascoltate las informaciones di sicuressa". No, non stiamo nemmeno partendo verso un paese in cui si parla spagnolo. In Sardegna andando stiammmo, Eja. Ma il comandante è molto espansivo e molto spagnolo. Così dopo aver dato qualche informazione sul volo esclama: "Bello il concerto degli U2, vero?" e tutti in cabina SIIIIII (io nel frattempo immaginavo di sbattermi in testa un bel padellone di ghisa). Dopo di che si decolla. E che noia pilotare in silenzio! Così (il Comandante) : "Estamos concludendo el decollo. Viva l' Atalanta!!!" . Quando questo momento surreale sembrava stesse raggiungendo l' apice compaiono due stuarts (di cui uno biondo ossigenato in tinta con gli armadietti dell' aereo) con la cravattina dell' Atalanta. Uno dei due si avvicina ad uno zarrone con un cappello da cowboy rosa col pelo sul bordo e la foto degli U2 stampata sulla visiera e gli chiede come fosse stato il concerto. Occcheeeei!

Su un altro volo invece ho avuto il piacere di essere intrattenuta molto a lungo(diciamo meta' della tratta) da una hostess chiaccherona: "Se volete trascorrere ore felici potreste provare il nostro menu' Happy Hour, no? Che ne dite? C' e' anche il prosecchino! Se no, mah fate voi. Volendo c' e' il menu' Breakfast. L' avete fatta la colazione e terra? Non costa poco alla fine.." e avanti così.

Se non ci credete viaggiate anche voi con Ryanair. Nel caso voleste sgranchirvi le gambe in volo non temete: la prossima tappa del low cost e' il volo in piedi!

E ricordate che in caso di atterraggio di emergenza e' meglio togliersi la dentiera (vedi foto).

Ps. In compenso sono puntualissimi.


martedì 7 luglio 2009

Diario francese


I francesi sono stronzi.

Quando prendi l' aereo per andare a Parigi, anche se preferiresti una cosa piu naturale (cit.) come il treno, e' perche' sei sicuro che impiegherai molto meno tempo rispetto al suddetto mezzo per arrivare a destinazione. Percio' ti metti la sveglia alle tre del mattino, vai in stazione centrale, prendi il malpensa shuttle (che di shuttle non ha un bel nulla) e arrivi in aereoporto. Ti imbarchi tranzollo con Tranzollo e arrivi a destinazione. Poco importa se poi, giunti a ParisCDG si debbano attraversare 20km (dato approssimativo) per raggiungere il finto treno che ti portera' al vero treno che ti portera' in citta'.
Se poi si e' particolarmente provati dal volo (ormai sono le nove del mattino) non c'e' cosa migliore del salire sul treno e scoprire che tutta la linea e' guasta. Cosi', dopo sessanta minuti di viaggio (invece dei trenta previsti), si arriva a due fermate prima di quella in cui bisgnerebbe scendere. Una voce all' altoparlante annuncia: "mkwhed nasuha uhw@##bdwe ndwuenslkdia". Un messaggio chiarissimo per tutti i turisti-che-NON-parlano-francese. Dopo di che il treno inverte la marcia e torna indietro. Sono ormai le 10.30 del mattino e ci si ritrova presso una desolata stazione ad aspettare il primo treno che torni indietro( gli altri turisti son rimasti su.. Ahahah). Dopo di che si prende la metropolitana (ehnno', non ci caschiamo di nuovo in quel bieco trucchetto del treno che va al contrario! Furbetti di francesi). Alle 11.40 arriviamo a casa. Otto ore e quaranta minuti-aereo. Sei ore e trenta minuti-treno.

La giovane ventenne che si appresta ad uscire di casa dopo una (la) gratificante ora di sonno ed e' consapevole dell' inizio dei saldi indossa una comprovata tenuta-da-combattimento consistente in scarpe comode per camminare e facili da sfilare per provarne di nuove; un vesito facile da levare e una borsa capiente che possa contenere i sacchetti piu' piccoli. Eccomi li', col mio uomo, pronta ad attaccare le prede parigine. Dopo la prima mezzora ho acquistato una borsa. E poi e' stato tutto in discesa.
Dopo uno sfiancante pomeriggio ci si ritrova con Alfio Garozzo per una birra fresca. E via a commentare le chiappe della cameriera del pub irlandese vestita da indiana. Poi cena in un delizioso ristorante vietnamita. Uno piu' spigliato dell' altro ci siamo mangiati il Pho (una zuppa con noodles e carne) usando le bacchettine. Il tavolo e' diventato in fretta un campo di battaglia. Come digerire se non con una terza birra? Solo dopo 38 ore di veglia ci accorgiamo che forse e' meglio andare a dormire.

Il secondo giorno inizia con un brunch all' americana, talmente buono che ci siamo fatti due ore di coda. Ma ne e' valsa la pena. Poi vintage shopping nel quartiere ebreo/gay. Magnifique! Per concludere bene la giornata tutti al Refuges des fondues, un ristorante particolarmente estivo. Ovviamente chiuso. E qui rimando alle testimonianze video di questo magnifico momento. Ma niente paura! L' ottimo Alfio ha gia' in mente una nuova meta: ristorante basco. Belli pieni come tacchini natalizi io e l' uomo ci dirigiamo a vedere il panorama da Montmartre. ma essendo tardi ci tocca rotolare rapidi verso la metropolitana.

Ho ancora una mattinata di shopping da sfruttare, percio' dopo essere saliti al Trocadero corriamo a Chatelet (Paolo sempre piu' entuziasta).
Ora voglio aprire una parentesi. E' mai possibile che qualcuno compri una felpa blu elettrico chiaro con una finta targhetta davanti e delle enormi scritte sulla schiena in caratteri giapponesi? Non e' il caso di domandarsi come mai questo meraviglioso oggetto del creato sia rimasto invenduto? E' un segno del destino, mi e' stato risposto. Si, ho pensato io, infatti non la devi prendere, perche' nessuna persona normale vorrebbe questo oggettino. Cosi' dopo due secondi eravamo in coda alla cassa.
Panozzo con piccioni e la pioggia inizia a scendere. Casa, valigia, ecc.

E' gia' l' ora di partire. Il viaggio del ritorno e' andato decisamente meglio dell' andata. Gli italiani non sono stronzi infatti. Sono solo dei coglioni, ma non e' colpa loro.


mercoledì 1 luglio 2009