domenica 29 novembre 2009

Pasta al Salmone, Torta Salata e Cheesecake

A volte basta poco a far dimenticare i problemi, solo per qualche ora. Basta trovarsi con qualche amico, non importa se nuovo o vecchio. Stare in una casa accogliente mentre fuori piove. Cucinare assieme. Parlare e soprattutto ridere. Mangiare cose buone mentre si ride da una soddisfazione immensa. Avere qualcuno che ti ascolta. Avere qualcuno che ti racconta di sè ed essere davvero interessati a sapere cosa ti dice. Anche solo per quel momento.

Grazie!


mercoledì 25 novembre 2009

E voglio un pensiero superficiale


che renda la pelle splendida,
senza un finale che faccia male,
con cuori sporchi e mani lavate,
a salvarmi, vieni a salvarmi, salvami.

Ho bisogno di essere leggera. Ho bisogno di allontanarmi dal passato fin quando non starò meglio. Ma ricevere dei rimproveri ed accuse pesanti mi mette paura. Ansia per quello che posso e potrei diventare comportandomi in maniera diversa da quella che ero. O forse ora non sono quello che gli altri vorrebbero che fossi. E hanno paura perchè non mi capiscono più. O forse ho paura io perchè non capisco più dove sono i confini. Per una volta nella mia vita sono io, come sono in questo momento della mia vita. E intanto ho fatto un po' male a qualcuno. "Che stronza" mi ha detto lui. Chissà se volevo davvero essere stronza.


Poi lei mi ha detto che io non sono capace di amare nessuno. Non volevo essere stronza, davvero.


domenica 22 novembre 2009

Gigantesche lumache rosa

hanno invaso piazza della Scala, a Milano.





Idea del gruppo Cracking Art.

sabato 21 novembre 2009

Zurigo all Auditorium

Se non vai a Zurigo, Zurigo viene da te. O meglio, venerdì sera Zurigo turismo mi dato la possibilita' di assistere ad un bellissimo concerto presso l' Auditorium di Milano (in cui non ero mai stata ma di sicuro tornero'). Il programma della serata prevedeva Verdi, Colasanti, Ravel e Prokof'ev eseguiti dall' orchestra diretta da D. Iorio. Un concerto emozionante e ben eseguito (numerose chiamate anche per il violinista M. Quarta che ci ha deliziati con un fuori programma!).

A questo punto non mi resta che andare a Zurigo!

martedì 17 novembre 2009

Giornata Nazionale del Gatto Nero

Questa e' la mia. Si chiama Bianca!


venerdì 13 novembre 2009

Questione di stile

Il profumo, una volta scelto, va tenuto per tutta la vita. Io ad esempio ho scelto Flower by Kenzo e da ormai tre anni è lui. Non potrei averne un altro. Esso mi rappresenta e racchiude la mia essenza. Ogni donna dovrebbe trovare l' odore che le calza alla perfezione, come la scarpetta di cristallo. Riguardo lo stile è la stessa cosa. L' adolescenza è fatta di cambiamenti e rivolgimenti che ci aiutano a trovare noi stessi e il nostro stile. Lo stile siamo noi, ogni capo del nostro guardaroba dovrebbe essere riconducibile alla persona cui appartiene. Attenzione, con ciò non intendo avvallare il comportamento di quelle persone che confondono la moda con lo stile. Ieri sera ad esempio ad un aperitivo ho conosciuto tre persone, vestite bene, per carità, alla moda. Ma ciò che a loro mancava era lo stile. Erano vestiti in maniera pressochè identica (secondo lo stile Arisa per intenderci), li avrei potuti scambiare. Lo stile ci appartiene in ogni epoca e secondo qualsiasi moda. Saremo riconoscibili indossando dei pantaloni a zampa come dei leggins perchè lo stile è dentro la persona stessa. La ricerca di una nostra identità può richiedere tempo e spesso denaro, ma non disperate, prima o poi lo individuerete e sarà colpo di fulmine.


mercoledì 11 novembre 2009

Recensione approfondita di Parnassus


Non capisco se Parnassus mi e' piaciuto o mi ha fatto schifo.


martedì 10 novembre 2009

Il giorno in cui


ho beneficiato della disorganizzazione delle Ferrovie dello Stato, l ho fatto alla grande.
Domenica 8 novembre mi sono svegliata alle sei e venti del mattino. Mi sono vestita, sono uscita e ho preso la metropolitana. C' erano proprio delle belle facce nella metropolitana linea gialla alle sei e cinquanta di domenica mattina. Arrivata in stazione Centrale, c' erano proprio delle belle facce in stazione Centrale alle sette e zero cinque di domenica mattina, individuo il mio treno, che era talmente pulito, ma talmete pulito che sembrava un carro merci del milleottocento. Salgo e faccio due chiacchere con la mia amica Giovanna. Il treno aveva le luci spente e non dava segni di vita. Alle sette e venticinque penso che finalmente il treno stia partendo. Lo sento quasi che si muove e mi domando come mai le luci non siano ancora accese. Alle sette e quarantacinque - venti minuti di ritardo accumulato alla partenza - una soave voce annuncia candidamente che tutti i regionali per Venezia e Viterbo sono stati cancellati a causa di uno sciopero. Realizzo che in effetti io stavo proprio andando a Venezia. Con un diavolo per capello io e Giovanna ci scaraventiamo a fare bbbrutto presso il cordiale ed efficiente servizio clienti delle Ferrovie dello stato. E ci dicono che possiamo tranquillamente prendere il primo treno in partenza per la stessa direzione alle ore nove. Mi incazzo perche' penso che non sia giusto che io stia in Stazione alle sette e cinquanta di domenica mattina se il treno che devo prendere parte alle ore nove. Andiamo a prenderci un caffe'. C' erano proprio delle belle facce al bar della stazione Centrale domenica mattina alle sette e cinquantacinque. Tornate al piano in cui si legge il tabellone in cui sono segnalati i binari notiamo una scritta parecchio interessante. Freccia Rossa per Venezia in partenza alle ore ottoetrentacinque. Casualmente manacavano quindici minuti alla partenza del suddetto. Ci dirigiamo con passo felpato al treno e saliamo. Abbiamo pagato quattordici euro e novantotto centesimi per viaggiare in Freccia Rossa. Nessuno ha potuto dirci nulla perche' se i treni vengono annullati a causa di uno sciopero i viaggiatori posso usufruire di qualsiasi treno li conduca a destinazione. Non posso che sperare di incappare in altri scioperi. Questo e' il giorno in cui ho beneficiato della disorganizzazione delle Ferrovie dello stato.

mercoledì 4 novembre 2009

Il Dubbio

Ho visto un film illuminante di recente. Si intitola Il Dubbio. Due cose di questo film mi hanno colpita particolarmente.

1) Il significato stesso del dubbio. Gli esseri umani sono esseri buoni ma le loro intenzioni spesso non lo sono altrettanto. La loro esperienza li porta ad essere in un certo modo e in base a questo essi si comportano. Tre sono le tipologie attorno cui si avviluppa il dubbio. La persona che commette (o molto piu' raramente che ha visto commettere) qualcosa nella sua esperienza precedente e vede il male ovunque esso si possa trovare. Questa persona insinua il dubbio. Vi e' poi la persona che incarna il dubbio. La colpa di quest ultima e' quella di non riuscire a mostrarsi apertamente e percio' lascia qualcosa di irrisolto. Lascia che il dubbio si insinui. Vi e' poi la persona buona ed innocente che per sua inesperienza si lascia convincere della bonta' degli esseri umani (prima nelle intenzioni, e si schierera' con la persona che insinua, e poi nelle giustificazioni, e si schierera' con le logiche apologie del soggetto che incarna il dubbio).

2) Una metafora che viene raccontata all' interno del film stesso. La ripropongo a grandi linee
"Un giorno due amiche si ritrovano a spettegolare. Passano ore a parlare di tutto e soprattutto di tutti. Una delle due si sente in colpa e va a confessarsi dal prete. Egli le dice :' Torna a casa, prendi un cuscino di piume, vai sul tetto ed squarcialo con un coltello. Il giorno dopo torna da me.' La donna fa quello che le ha detto il prete ed il giorno dopo si reca da lui. A questo punto lui le dice che l' unico modo per rimediare al peccato e' raccogliere tutte le piume del cuscino. 'Non posso' risponde la donna 'a questo punto saranno volate tutte via ed io non so dove potrebbero esser finite'". Questo e' il pettegolezzo.

Ecco, ora se io potessi esprimere un desiderio esso sarebbe quello che nel momento in cui a me o ad altre persone venisse l' istinto o la voglia di parlare di altri, o peggio ancora di riferire cose dette da altri, non uscisse altro che dalla mia bocca o da quella di altri alcun suono. Parlare e' male ma vivere nel dubbio e' forse peggio (purtroppo le esperienze della vita mi hanno portata ad immedesimarmi, nei confronti di alcune persone, in tutte e tre le parti). Dalla vita per ora ho imparato in ogni caso che non bisogna fidarsi di nessuno (cosa secondo me non esclude l' avere amicizie ed amori profondi e sinceri) e che ogni volta che parlo di altri mi sento in colpa. Percio' ora basta.



martedì 3 novembre 2009

Meglio il mutuo o le scarpe?

Fin da quando siamo piccoli i nostri genitori ci hanno insegnato che ogni giorno dobbiamo investire per il nostro futuro. Si inizia con la scuola e si finisce col mutuo. Per questo motivo ho deciso anch io, in tempi di crisi, di investire le mie risorse finanziare in un bene durevole che per molti anni mi ripaghera' degli sforzi fatti per acquistarlo. Mi riferisco chiaramente a un bel paio di sandali Jimmy Choo che trovero' dal 14 novembre negli stores H&M. Per ora sono indecisa tra due modelli:

quello nero in primo piano



oppure questo rosso



sono sicura che quando li vedro' di persona saranno loro stessi ad indicarmi la retta via.
In attesa del 14 mi preparo alla grande battaglia con esercizi per aumentare la massa muscolare (in vista dei pugni alle mie rivali) e la flessibilita' (per raggiungere i punti piu' impervi e lontani degli scaffali H&M).
Qui la collezione completa.