Io sono un pozzo, con alte mura di pietra. Le cose brutte sono frecce, che trafiggono lo specchio d'acqua. Il dolore trapassa in fretta il liquido e poi scende lentamente, verso il fondo. Si sedimenta, non svanisce mai. Le cose belle sono barchette di carta. Galleggiano e piano piano si sciolgono. L'acqua non ne avverte bene la presenza. Esse lentamente entrano nel liquido e si disperdono. Nessuna sensazione forte. Solo la percezione lontana di quello che accade. Lo stato di grazia non sara' forse apatia?
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