martedì 29 dicembre 2009

Per l'anno che verrà

Domani parto per la montagna e non tornerò fino al 2 o al 3 gennaio, perciò voglio lasciarvi ora un pensiero per iniziare l'anno nuovo.

Queste parole sono tratte da un libro molto bello che mi è stato regalato da un nuovo, e soprattutto speciale, amico. Mi è stato utile rifletterci sopra in quanto questo anno passato ne è stato la rappresentazione completa: iniziato con forte Amore e terminato con Dolore altrettanto profondo.

"La vostra gioia è il vostro dispiacere smascherato.
E lo stesso pozzo dal quale si leva il vostro riso, è stato sovemente colmato dalle vostre lacrime.
E come potrebbe essere altrimenti?
Quanto più il dolore incide in profondità nel vostro essere, tanta più gioia potrete contenere."

Kahlil Gibran - Il Profeta.

Grazie S.

giovedì 24 dicembre 2009

Come preparare il the


Dedicato a Marta.

"Take a drop of water and divide it in four cups.
Put one tea in four cups with the water but without water.
Add some sugar in one cup and then try to put the same sugar in all the other cups.
Drink the hot tea with tea but without water."

(Enzo M. like this).


Molti di voi non comprenderanno, ma poco conta, this is Marta!



Merry Christmas

mercoledì 23 dicembre 2009

Appunti Sull'Uomo Ideale. 2#


Indossa calze a righe.


martedì 22 dicembre 2009

Appunti Sulla Donna Ideale.


Non c'è niente di più sexy in una donna che vederla mantenere la propria individualità nonostante sia accoppiata.
Cosa molto difficile, nonostante gli uomini non se ne accorgano neppure.


Appunti Sull'Uomo Ideale.


Non c'è niente di più sexy in un uomo che vederlo appassionato di qualcosa. E con appassionato non intendo
morboso.
Se poi lo fosse di musica sarebbe il massimo.




lunedì 21 dicembre 2009

Di autoreggenti.


Nonostante io sia convinta che gli uomini siano esseri molto semplici, ho fatto una scoperta che mi ha stupita. Non tutti ritengono sexy le autoreggenti. E neppure il reggicalze! Come sia possibile che si permettano pure di avere gusti diversi l'uno dall'altro, io non lo so. Questi uomini.


venerdì 18 dicembre 2009

Immagini commoventi

Concerto al buio


Io sono un pozzo, con alte mura di pietra. Le cose brutte sono frecce, che trafiggono lo specchio d'acqua. Il dolore trapassa in fretta il liquido e poi scende lentamente, verso il fondo. Si sedimenta, non svanisce mai. Le cose belle sono barchette di carta. Galleggiano e piano piano si sciolgono. L'acqua non ne avverte bene la presenza. Esse lentamente entrano nel liquido e si disperdono. Nessuna sensazione forte. Solo la percezione lontana di quello che accade. Lo stato di grazia non sara' forse apatia?



martedì 15 dicembre 2009

Tra le altre


ho vinto una bellissima maglietta grazie a Lindalov.




Trovate tutte le sue creazioni qui.




Siamo donne, non oggetti sessuali

Conversazioni tra donne:

F.:" Io sto sviluppando un odio viscerale per il genere uomo. Se le meritano tutte"
G.:" Si, ma hanno il pisello!"
F.:" Unica nota d'interesse"




venerdì 11 dicembre 2009

Sogni Esilaranti


A me i piccioni fanno schifo. Ma tanto schifo. Ma proprio schifo. Cioè non li trovo fastidiosi. Sono repellenti. Questa notte ho sognato un piccione. Un orrendo schifoso antigenico viscido piccione. Questo orrido piccione mi svolazzava attorno, incessantemente, come i colibri che si vedono nei cartoni animati. E volava, volava, e io avevo paura che mi cagasse addosso. E infatti mi cagava addosso, sul golf. Proprio sul golf nuovo che ho comprato ieri. E io mi incazzavo così tanto, ma così tanto che lo prendevo e gli tiravo il collo perchè nel sogno pensavo che se si tira il collo alle galline lo si può tirare anche ai piccioni. Allora tiravo il collo al piccione e il collo del piccione era incredibilmente elastico. Ma alla fine ce la facevo. Poi pensavo che quel piccione mi faceva davvero schifo. Ma tanto. Allora lo gettavo in terra e mi sentivo le mani viscide. E sporche. E pensavo che i piccioni fanno schifo. E poi mi sono svegliata.


giovedì 10 dicembre 2009

Mi sono rotta i coglioni


Mi sono davvero rotta i coglioni di dover avere paura di morire ogni volta che vado in bicicletta a Milano (la media e' di un ciclista morto al giorno a Milano, lo sapevate?).
Sono inanzitutto pedone, guido motorino e sporadicamente automobile: so cosa significa avere rispetto per i ciclisti ed assicuro che non costa fatica e soprattutto soldi (unica cosa che interessa alla maggior parte dei milanesi).

Io mi chiedo PERCHÈ le persone non capiscano che mettere la freccia quando si svolta può salvare delle vite.

Mi chiedo PERCHÈ agli incroci e ai bivi i ciclisti siano invisibili e vengano travolti dalle automobili che proseguono imperterrite per la loro direzione.

Mi chiedo PERCHÈ i pedoni sbuffino quando un ciclista suona perchè passeggiano in mezzo alla carreggiata (se non corrono loro il pericolo, non c'è pericolo).

Mi chiedo PERCHÈ i ciclisti abbiano doveri e non diritti.

Mi chiedo PERCHÈ nelle capitali europee le piste ciclabili si estendano per 700km e a Milano per 70km.

Mi chiedo PERCHÈ sui pochi metri di pista ciclabile ci siano parcheggiate le automobili.

Mi chiedo PERCHÈ le persone spalanchino la portiera dell' auto appena parcheggiata senza guardare (le bici non fanno rumore e perciò non le si sente arrivare, e allora non esistono).

Mi chiedo PERCHÈ, in via Brera per citarne una, vi sia il pavè talmente dissestato che, se ci si finisce dentro con la ruota, si cade. E lo stesso vale per le rotaie dei tram. Avete mai provato a fare via Torino in bicicletta? Non potendo stare 'in mezzo' si è costretti a stare tra la rotaia ed il marcipiede, dove mancano le pietre e i pedoni sostano ignorandoti.

Mi chiedo PERCHÈ le persone denigrino l'utilizzo di un mezzo gratuito, non inquinante a livello di emissioni e di acustica, che non provoca traffico, che lascia spazio sui mezzi a chi ne ha bisogno e che farebbe tanto bene ai tanti culi pesanti che però pagano 1000 euro per un'ora di palestra alla settimana.

Mi chiedo PERCHÈ ho dovuto già buttare due biciclette perchè andando sul pavè si rompono.

Certamente, mi domando anche PERCHÈ da anni i milanesi votino sindaci di destra che ,girando sulle loro autoblu (mi è capitato di essere quasi investita anche da una di quelle, giusto per la cronaca), non hanno idea di cosa o chi siano i ciclisti. E non parlatemi di Bike-Mi perchè è solo una trovata pubblicitaria in vista dell'Expo. Le bici senza strade per guidarle sono INUTILI.

Milano rappresenta per me l'emblema della INSENSIBILITÀ degli italiani a tutto ciò che non gli provoca un ritorno economico immediato. Non sono fiera di essere Italiana in questi casi.

Bilancio 2009:
✔ Rischi di incidente: non li conto perchè sono troppi (l' ultimo una settimana fa);
✔ Riparazioni: circa 100 euro di danni causati dal pavè;
✔ Insulti da gente che ha aperto la portiera senza guardare (scusi mi comprerò un motore da attaccare alla bici, così la prossima volta mi sente arrivare): due;
✔ Sbuffi di pedoni che passeggiano in mezzo alla strada (ma stare sul marciapiede no?): troppi;
✔ Voglia di avere almeno qualche diritto in più e una briciola di rispetto: tutte le volte che esco in bici;
✔ Volte in cui ho usato il motorino al posto della bici PERCHÈ LA STRADA ERA TROPPO PERICOLOSA: tantissime, troppe.

Update! Ieri sera, andando sul pavè, mi è caduto lo specchietto e si è frantumato. Altri 5 euro.



Mother, you had me but I never had you

Nonostante sia una persona molto introspettiva, i rapporti familiari sono un'argomento troppo complesso e vicino perchè io riesca ad analizzarli con lucidità. Come posso, se io stessa sono prodotto dei processi di cui faccio parte? In particolare, il nodo che non riesco a sbrogliare in questo momento, è quello che mi porta ad una completa incomprensibilita' riguarto il novantapercento dei comportamenti dei miei genitori. Non riesco a capire se non li comprendo perchè siamo in fasi diverse della vita o perchè io ho un carattere diverso dal loro. Nel primo caso riuscirei anche a farmene una ragione, ma guardandola dal secondo punto di vista, in qualsiasi occasione, gestiscono le cose in maniera profondamente irritante. Facciamo un esempio. Io sono, purtroppo per me, una di quelle persone che si tengono tutto dentro. E quando dico tutto, intendo tutto. Ad esclusione di questo blog, tramite cui i miei amici, a volte, vengono a sapere come sto, sono imperscrutabile. Odio alzare la voce e non litigo mai con nessuno. Mia madre e mio fratello sono l'opposto. Hanno bisogno di sfogarsi, di urlare e appena hanno un problema se lo vomitano addosso. E lo vomitano addosso anche a me. Ecco, ora, gia' mi infastidisce molto essere disturbata nella mia calma zen da queste volgari urla, che fanno tanto mercato del pesce, in piu' devo sopportare settimanalmente discorsi invadenti da parte di mia madre, che alludono al mio inequilibrato stato mentale a causa delle mie reazioni incompresibilmente serafiche. Altri esempi? A bizzeffe, ma è meglio non scrivere proprio tutto. Siamo sul web!
Io intanto me ne resto con la domanda in sospeso. E sono sicura che il tempo risponderà, spero non troppo tardi.


lunedì 7 dicembre 2009

Tu

Sembra un campo di battaglia la mia stanza. Tutta piena com'è di pezzi della nostra storia.
Quello che hai toccato, le cose di cui abbiamo parlato, che abbiamo fatto assieme, erano tutte belle impacchettate nella scatola dei nostri ricordi.
Poi ti sei voltato e hai chiuso la porta, per non tornare piu'.
La carta della nostra scatola era tanto bella. Dorata, rossa, arancione -il tuo colore preferito-, o blu come il mare. Luccicava anche il nastro. Ogni giorno era Natale. Quando mi sono voltata anche io, e mi sono resa conto che tutto era finito, la scatola è esplosa. Sembra un campo di battaglia la mia stanza. E tutti i nostri ricordi si sono sparsi negli angoli piu' impensati. E mi capita di aprire un cassetto, di sfogliare un libro o cercare qualcosa, che un pezzo di noi viene fuori, incurante dei ricordi che porta con sè. Piano piano la sto ricomponendo quella scatola, e la mettero' in soffitta, un po' sbiadita e sbilenca - è il contenuto quello che conta, vero? -. Non butto nulla perchè mi voglio davvero ricordare di te. Ma solo quando voglio. Piano piano.

I hate it
I hate it here
When you're gone

I caught myself thinking
I caught myself thinking once again
Have to try to keep my mind out of this
Try not to pretend


domenica 6 dicembre 2009

Caro Diario




Che belle giornate in questo periodo!
Oggi ad esempio sono stata tanto bene.
Questa mattina mi sono alzata tardi e ho perso tempo al computer (tanto per cambiare).
Sono andata a pranzo da M. e abbiamo chiacchierato e riso.
Nel pomeriggio io e M. siamo andate al mercatino di Emergency in largo La Foppa (a Milano).
Poi abbiamo preso un caffe' e abbiamo aspettatto V. e D. alla stazione di Cadorna.
Tutti e quattro abbiamo girato per gli Obej Obej, parlando fitto fitto incuranti delle bancarelle.
Abbiamo preso lo zucchero filato e siamo saliti sulla torre Branca. Poi ci siamo mangiati un bell'arancino al ragu' e ci siamo diretti al Castello Sforzesco che e' tutto illuminato.
Non mi sono fatta certamente mancare un paio di acquisti: un libro ed un dvd.

Che belle giornate in questo periodo!



E basta davvero poco.

giovedì 3 dicembre 2009

I consigli del mese

Visto che è un po' che non scrivo di musica (la mia passione!) ho deciso di inaugurare una nuova rubrica.
Cinque ottimi album di quest'anno da ascoltare fino al prossimo mese:

1) The Ruminant Band - Fruit Bats (da sentire in casa, sul divano, quando fuori piove)

2) Tight Knit - Vetiver (delicatissimo)

3) Outside Love - Pink Mountaintops (c'è ancora qualcuno che non l' ha sentito?)

4) 3 Rounds and a Sound - Blind Pilot (una vera e propria scoperta!)

5) Ode To Sunshine - Delta Spirit (un'album in bianco e nero)


mercoledì 2 dicembre 2009

Laureata

Solo gli sciocchi


vorrebbero con sè l'unica persona che non possono avere.




martedì 1 dicembre 2009

Dedicato agli impiccioni



Il giorno in cui
mi direte:
"Non ne voglio parlare",

ve ne parlerò.

Chi la fa, l'aspetti.