giovedì 27 novembre 2008

Notti milanesi

Il teatro italiano sta sprofondando nel baratro. Questo lo dico perchè di recente ho visto due spettacoli diretti da due registi molto pagati e molto moribondi: Luca Ronconi e Lina Wertmüller. Possibile che pur di avere un po' più di pubblico sia necessario abbassare il livello culturale delle opere, il cui adattamento, peraltro, rasenta la volgarità? Possibile che i personaggi goldoniani non diventino altro che banali caricature? Possibile che il rapporto tra Titania e Bottom si riduca a vergognosi riferimenti erotici? Sono molto delusa e non riesco a non chiedermi come si possa al giorno d' oggi non lasciare spazio a giovani registi che probabilmente sarebbero in grado di risollevare le sorti di un teatro dalla grande tradizione e dalle grandi potenzialità. Alle persone che apprezzano invece spettacoli di tal fatta consiglio di restare a casa a guardare la tivù, che è molto più divertente. Magari questi vecchi bacucchi dei registi si renderanno conto che per loro è giunta l' ora di andare in pensione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

siamo in Italia, sorella, dove il mondo letterario è popolato da vecchi tromboni ancora legati all'accademia della crusca e sul Venerdì leggi massime della serie "ripubblichiamo i classici, non diamo spazio alle nuove leve".

se le nuove leve scrivono soltanto con la kappa e parlano di cazzoculotette sono d'accordo.
ma mi sembra così riduttivo.

Fioriurlanti ha detto...

oui, situazione orrorosa(come dicono in spagna) :(

ps non centra ma.. che bella la neve!