giovedì 2 ottobre 2008

Le foglie di alcuni aceri sono rosse, perciò il giappone mi affascina.



L' essere umano, secondo il pensiero orientale, partecipa ai ritmo vitale dell' esistenza facendo un tutt' uno con la natura stessa. Il giardino orientale costituisce una miniatura del macrocosmo dell' esperienza immanente (per usare termini occidentali), la quale non è per nulla scissa da quella spirituale in quanto pervasa di “soffio vitale”. Così una roccia rappresenta una montagna e la sabbia disegnata il dolce fluire del mare. Questi elementi naturali sono perfettamente uniti a quelli artificiali per ottenere le emozioni estetiche, date dal bello, che permettono di raggiungere assieme alla meditazione lo stato di grazia, ovvero la calma interiore.



Nessun commento: