mercoledì 18 giugno 2008

Il Diciassette Giugno Duemilaotto


Concerto dei Radiohead. Che dire. I'm in heaven, anzi in Rainbows. E per giunta hanno concluso con Idioteque, che è "la mia preferita".
Concerto eco-compatibile o meno la scenografia e le scelte registiche hanno contribuito a rendere ancora più incredibile qualcosa che già lo sarebbe stato: tubi bianchi verticali lungo tutto il fondale illuminati in diverse tonalità e fantasie(ricreando un effetto karaoke durante Everything In Its Right Place). Dietro, cinque schermi mostravano le immagini, prese quasi in soggettiva, di Thom e gli altri componenti del gruppo. E così abbiamo potuto vedere, quasi toccare, le bacchette di Phil Selway, il plettro di Jonny Greenwood, le dita di Ed O'Brien e le corde di Colin Greenwood. La scaletta era una sintesi perfetta del traguardo raggiunto dal gruppo: vecchie sonorità e sperimentazione perfettamente amalgamati. Tutto il nuovo album è stato eseguito, Karma Police ha commosso il pubblico. Hanno suonato come se fosse il primo ed assieme l' ultimo concerto. Irripetibili( tanto che io e Otho ci siamo chiesti: "quanti avranno il coraggio di tornare a sentirli dopo aver ascoltato la perfezione?"). Tra l'intimità creata dalle immagini e l' atmosfera quasi mistica, incanalata dalla voce stridente di Thom Yorke, pareva di essere in una tana, in cui stava accadendo un evento esclusivo ed assoluto, come forse lo sarà per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di esserci.

1 commento:

cru7do ha detto...

bellalì, ora so cosa aspettarmi tra poche ore!!!