venerdì 23 luglio 2010
Di pace e poesia
E l'acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte
un'isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva
Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie
Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all'istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario
e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori
Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie
eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli
Eppure il vento soffia ancora
Pierangelo Bertoli - 1986
mercoledì 14 luglio 2010
venerdì 25 giugno 2010
La fine delle lezioni
Le cose più belle accadono quando meno te lo aspetti e non te ne rendi conto finchè non si sono avverate.
Mi è successo quest anno di incontrare tre ragazze stupende. Con le prime due ci siamo conosciute in segreteria mentre ci iscrivevamo al corso di Marketing e Comunicazione di Impresa, con la terza ci siamo trovate a lezione. E' stato per me straordinario scoprire persone che condividessero con me interessi simili e abbiamo avuto la fortuna di avere in comune molte altre cose. La sorpresa più bella è stata rendermi conto che sono passata dal considerarle 'compagne di corso' ad 'Amiche'. Quattro anime affini che si confidano sogni e desideri. Quattro sconosciute che si meravigliano ogni giorno di quanto si possa ridere insieme, consolarsi, arrabbiarsi (soprattutto quando si sforano i tempi delle presentazioni in aula, eh.. ) e scoprirsi vicine. Quattro amiche in bilico tra l'essere donne e sentirsi ancora ragazze.
Grazie a voi tutte, Charlotte, Miranda e Samantha (in rigoroso ordine alfabetico), per aver reso magico questo anno accademico.

mercoledì 23 giugno 2010
Non gli chiedere quello che non può dare
Ragazzo mio, un giorno ti diranno che tuo padre
aveva per la testa grandi idee, ma in fondo, poi....
non ha concluso niente
non devi credere, no, vogliono far di te
un uomo piccolo, una barca senza vela
Ma tu non credere,no, che appena s'alza il mare
gli uomini senza idee, per primi vanno a fondo
Ragazzo mio...un giorno i tuoi amici ti diranno
che basterà trovare un grande amore
e poi voltar le spalle a tutto il mondo
no, no, non credere,no, non metterti a sognare
lontane isole che non esistono
non devi credere,ma se vuoi amare l'amore
tu non gli chiedere quello che non può dare
Ragazzo mio, un giorno sentirai dir dalla gente
che al mondo stanno bene solo quelli che passano la vita a non far niente
no,no,non credere no,
non essere anche tu un acchiappanuvole che sogna di arrivare
non devi credere, no, no, no non invidiare
chi vive lottando invano col mondo di domani
aveva per la testa grandi idee, ma in fondo, poi....
non ha concluso niente
non devi credere, no, vogliono far di te
un uomo piccolo, una barca senza vela
Ma tu non credere,no, che appena s'alza il mare
gli uomini senza idee, per primi vanno a fondo
Ragazzo mio...un giorno i tuoi amici ti diranno
che basterà trovare un grande amore
e poi voltar le spalle a tutto il mondo
no, no, non credere,no, non metterti a sognare
lontane isole che non esistono
non devi credere,ma se vuoi amare l'amore
tu non gli chiedere quello che non può dare
Ragazzo mio, un giorno sentirai dir dalla gente
che al mondo stanno bene solo quelli che passano la vita a non far niente
no,no,non credere no,
non essere anche tu un acchiappanuvole che sogna di arrivare
non devi credere, no, no, no non invidiare
chi vive lottando invano col mondo di domani
martedì 15 giugno 2010
Di Tiffany&Co.
Ci sono ragazze, a Milano, che applaudono davanti ad una confezione di Tiffany & Co. Ci sono ragazze che girano la città per trovare il vestito perfetto per una cena a lume di candela col ragazzo che hanno o che verrà. Ci sono ragazze, a Milano, che vorrebbero i balli di fine anno americani. Ci sono ragazze che guardano Sex&TheCity e aspettano che il loro Mr.Big arrivi sotto la finestra coi palloncini colorati. Ci sono ragazze a Milano che sognano dichiarazioni d'amore esagerate e se lo confidano tra loro. Le ragazze di Milano non dicono però che si innamorano di più ricevendo un fiore, trovando un cioccolatino sotto al cuscino o passeggiando per mano al Parco Sempione.


domenica 13 giugno 2010
sabato 12 giugno 2010
When you say I NEED you
E così il sentimento è un fuoco che si alimenta da se. Più ne hai e più ne vuoi.
Se non ne hai da molto tempo vorresti solo provare ad accenderlo.
Oppure non ne senti nemmeno il bisogno.
Se ne hai da un poco ti chiedi come facevi prima.
Se ne hai da molto non te lo ricordi nemmeno, come fosse prima.
Quando si dice che i detti, frasi banali, contengano grandi verità.
lunedì 7 giugno 2010
Un amico marocchino
E così a Tangeri abbiamo conosciuto Rajid. Sorseggiavamo un thè alla menta chiaccherando con due professori belgi trapiantati a Tangeri e lui si è aggiunto alla conversazione. Ci teneva tanto a darci i suoi consigli per vedere le bellezze migliori della città. Non perdetevi quel ristorante! E nemmeno quel punto della città da cui si vede l'oceano! E così ci conduce di gran carriera a prendere un taxi per andare a visitare le Grotte d'Ercole (che poi quell'Ercole lì, lui non l'aveva mai visto eh..). Sale anche lui sul taxi e inizia a raccontarci della sua giovinezza da hippy marocchino. Capelli afro, funghetti e magliette di colori psichedelici. E ora cosa fai Rajid? Faccio il pittore e ho cinque figli. Mia moglie coltiva erba nel nostro giardino e mi prepara il thè ogni pomeriggio. Arriviamo alle grotte. Di qui! Di qui! E via nella grotta con le scimmie e le colombe bianche. Una foto con dietro l'oceano! Va bene Rajid, grazie. Un'altra! E un'altra ancora. Mo basta! Poi di corsa in città a prenotare un ristorante ghe i gari amici idaliani non bossono berdere, dande cose buone! ma il ristorante è sempre pieno e bisogna proprio prendere il tavolo. Grazie Rajid dell aiuto. Magari ci rincontriamo. Addio amici italiani! Dopo una doccia in albergo Allah ha proprio voluto che ci rincontrassimo. Il nostro amico ci aspettava al ristorante. Vuoto. Non ci molla un attimo! Interviene una coppia di padovani, sopraggiunta da poco, intimandogli di lasciarci un po' soli. Non vi siete divertiti con me - occhi da cerbiatto - con tutte le cose belle che vi ho fatto visitare? Si Rajid grazie. Volete del fumo? No grazie, non fumiamo. Nemmeno io! Bugiardo. Mangiamo a quattro palmenti. E anche lui. Chiediamo il conto. Tre menù. Rajid, noi non ti offriamo la cena. Non vi siete divertiti con me - occhi da cerbiatto - con tutte le cose belle che vi ho fatto visitare? Non ti offriamo la cena lo stesso. Ma dacci il tuo contatto così ci sentiamo. Rajid ci porge il suo biglietto da visita.
Guida limousine.
mercoledì 19 maggio 2010
Bar, pizzerie e non solo
Sarei curiosa di sapere cosa ne pensano le persone riguardo al fatto che noto a Milano un numero sempre maggiore di esercizi commerciali che espongono un cartello con scritto:"Qui accettiamo ogni tipo di clientela". Uno scherzo? O c'e' da preoccuparsi? Cosa significa "ogni tipo di clientela"? Gli esseri umani sono classificabili secondo diverse tipologie? Di che genere? Forse coloro che vengono da una cultura diversa (e non paese), o coloro che hanno un diverso orientamento sessuale fanno parte di un gruppo diverso da quello entro cui si sono classifiati gli esercenti? A mio parere l'esposizione di un tale cartello non fa altro che sottolineare la concezione negativa di diversita' che abbiamo in occidente. E' una comunicazione sbagliata. Forse tra poco arriveremo ad un regime totalitario in Italia, ma fino ad allora cartelli di questo genere sembrano solo evidenziare il fatto che la diversita' sia un problema ("A noi andate bene pero'!").
martedì 11 maggio 2010
Tra mille girasoli, tra tutti quei colori
E così, quando sei tanto contento, pensi che qualcosa di brutto ti debba per forza accadere. Qualche problemino deve sicuramente aspettarti dietro l'angolo. Che poi il problema deve avere almeno le dimensioni di un elefante, sennò non ti accorgi nemmeno che ci sia. Poi, tutto d'un tratto, non sei più tu. Decidi di non pensarci e ci riesci. Quando sei davvero felice, non provi invidia. Quando sei davvero felice, sei in grado di goderti il momento. Quando sei davvero felice, il futuro fa un po' meno paura e il passato un po' meno male. Quando sei in grado di ammettere a te stesso che sei davvero felice, lo sei.

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